Noi, i Firmatari di questa Carta, riconosciamo che:
La comunicazione è essenziale per la vita di tutti gli individui e per le loro comunità. Ogni persona ha il diritto di partecipare alla comunicazione e di prendere decisioni su di essa sia nell'ambito della propria società, sia tra società diverse. La maggior parte della popolazione mondiale non possiede le minime risorse tecnologiche per la sopravvivenza e per la comunicazione. Oltre la metà di essa non ha mai fatto una sola telefonata.
La commercializzazione dei media e la concentrazione della proprietà dei mezzi di comunicazione intacca la sfera pubblica e non riesce a soddisfare i bisogni culturali e di informazione, incluse la pluralità delle opinioni e la diversità dei linguaggi e delle espressioni culturali necessarie alla democrazia.
La massiccia e dilagante violenza dei mezzi di comunicazione polarizza le società, inasprisce i conflitti, e favorisce lo sviluppo di paura e sospetto, rendendo le persone dipendenti e vulnerabili.
Rappresentazioni stereotipate mistificano le nostre immagini e stigmatizzano i più vulnerabili. Perciò noi ratifichiamo questa Carta definendo i diritti e le responsabilità che devono essere rispettati nei paesi democratici e nella legge internazionale.
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Articolo 1. Rispetto.
Tutti gli individui hanno il diritto di essere trattati con rispetto, secondo i principi fondamentali della dignità, dell'integrità, dell'identità e della non discriminazione.
Articolo 2. Libertà.
Tutti hanno il diritto di accedere ai canali di comunicazione indipendenti dal controllo governativo o commerciale.
Articolo 3. Accesso.
Per poter esercitare i propri diritti, le persone dovrebbero avere le stesse possibilità di accesso a risorse e mezzi sia locali che generali, dei canali di comunicazione convenzionali ed avanzati; per ricevere opinioni, informazioni e concetti in un linguaggio che essi abitualmente usano e comprendono; per ricevere una gamma di prodotti culturali disegnati per una grande varietà di gusti e di interessi; e per avere facile accesso a fatti concernenti la proprietà dei media e delle fonti di informazione. Restrizioni riguardanti l'accesso alle informazioni dovrebbero essere consentite solo per buoni e validi motivi, come nel caso di standards internazionali dei diritti umani, o per la salvaguardia di una società democratica, o dei diritti fondamentali di terzi.
Articolo 4. Indipendenza.
li riconoscimento del diritto degli individui a partecipare, contribuire e trarre benerici dallo sviluppo di strutture di comunicazione autosutticienti, necessita di un aiuto internazionale per lo sviluppo di media indipendenti; programmi di addestramento per i lavoratori dei media; la costituzione di associazioni rappresentative indipendenti, gruppi o sindacati di giornalisti ed associazioni di scrittori e di editori; e l'utilizzo di standards internazionali.
Articolo 5. Alfabetismo.
Ogni individuo ha il diritto di acquisire informazioni e conoscenze necessarie per partecipare appieno ai processi decisionali e di comunicazione pubblici. Ciò richiese abilità di lettura, scrittura e narrazione; conoscenza critica dei media; conoscenza dell'uso del computer; educazione al ruolo della comunicazione nella società.
Articolo 6. Tutela dei giornalisti.
I giornalisti devono essere totalmente tutelati dalla legge, inclusa la legge umanitaria internazionale, specialmente nelle aree di belligeranza. Devono avere un sicuro, illimitato accesso alle fonti di informazione e devono essere in grado di richiedere assistenza, quando necessaria, tramite un ente internazionale.
Articolo 7. Diritto di replica e di risarcimento.
Ogni individuo ha il diritto di replica e di richiedere un indennizzo per danni causati da informazioni errate diffuse dai media. Le persone interessate dovrebbero avere l'opportunità di correggere, in modo tempestivo, affermazioni che li riguardano e che hanno un giustificato motivo per essere rettificate. Tali rettifiche dovrebbero avere lo stesso risalto dato all'espressione originale. Gli Stati dovrebbero sancire indennizzi a fronte di danni provati, o richiedere correzioni, nel caso in cui un giudice abbia stabilito che un erogatore di informazioni abbia intenzionalmente dìffuso una informazione imprecisa, o distorta e dannosa, o abbia contribuito alla diffusione di detta informazione.
Articolo 8. Identità culturale.
Tutti gli individui hanno il diritto di difendere la propria identità culturale. Ciò include il rispetto dell'attivítà per lo sviluppo culturale delle persone e il diritto di libera espressione nei linguaggi da esse compresi. Il diritto delle persone di protezione del loro spazio e della loro eredità culturali non dovrebbe violare altri diritti umani o norme di questa Carta.
Articolo 9. Diversità di linguaggio.
Ogni persona ha il diritto alla diversità della lingua. Ciò comporta il diritto di esprimersi e di accedere all'informazione nella propria lingua, il diritto di usare la propria lingua nelle istituzioni educative dello stato ed il diritto di avere, quando necessario, adeguate regole create per l'uso di lingue di gruppi di minoranza.
Articolo 10. Partecipazione alle decisioni politiche.
Tutti gli individui hanno il diritto di partecipare al processo decisionale pubblico relativo alle regole dell'informazione, allo sviluppo e all'utilizzo della conoscenza; alla conservazione, alla protezione e allo sviluppo della cultura, alla scelta e alla applicazione di tecnologie per la comunicazione, alla struttura e alle politiche dell'industria dei media.
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Articolo 11. Diritti dei bambini
I bambini hanno diritto a prodotti mediali disegnati per soddisfare i loro bisogni ed interessi e per favorire il loro sviluppo risico, emozionale e mentale. Essi dovrebbero essere protetti da comunicazioni nocive e da pubblicità e da altri condizionamenti in casa, a scuola e nei luoghi di svago, di lavoro o nei negozi. Le Nazioni dovrebbero attivarsi per produrre e distribuire su larga scala materiali culturali e di svago di qualità elevata, creati per i bambini nelle loro lingue.
Articolo 12. Cyberspazio.
Tutte le persone hanno il diritto di accesso totale allo spazio telematico e di un equo uso dello stesso. I loro diritti a libere ed aperte comunità nello spazio telematico, la loro libertà di espressione elettronica, e la loro libertà da controlli e intrusioni di carattere elettronico, dovrebbero essere tutelatl
Articolo 13. Privacy.
Tutte le persone hanno il diritto di essere protette dalla pubblicazione di affermazioni irrilevanti per il pubblico interesse, o di fotografie private o di altre comunicazioni private senza autorizzazione, o di informazioni personali date o ricevute in via confidenziale. Le informazioni tratte da comunicazioni personali, o di lavoro, o da transazioni, non dovrebbero essere usate a scopo di sorveglianza o per motivi commerciali non autorizzati. Ad ogni modo le nazioni dovrebbero fare attenzione a che la protezione della privacy non interferisca indebitamente con la libertà di espressione o con l'amministrazione della giustizia.
Articolo 14. Danno.
La gente ha il diritto di richiedere che i media si oppongano attivamente all'odio, al pregiudizio, alla violenza, alla guerra. La violenza non dovrebbe essere presentata come fenomeno normale, "virile", o divertente, ma dovrebbero essere mostrate le conseguenze della violenza e le alternative alla stessa. Altre violazioni della dignità e dell' integrità dell'uomo da evitare sono le immagini stereotipate che distorcono la realtà e la complessità della vita delle persone. I media non dovrebbero ridicofimare, stigmatizzare o demonizzare persone in base a genere, razza, classe, etnia, lingua, preferenze sessuali, condizioni risiche o mentali.
Articolo 15. Giustizia.
La gente ha il diritto di pretendere che i media rispettino gli standars delle regolari procedure nella cronaca dei processi giudiziari. Ciò implica che i media non devono presumere colpevolezza prima del giudizio di colpa, invadere la privacy degli imputati, e non dovrebbero trasmettere in diretta televisiva i processi penali, quando il processo è in atto.
Articolo 16. Consumo.
Le persone hanno diritto ad una informazione utile e reale del consumatore e alla protezione contro una informazione distorta e ingannevole. I media dovrebbero evitare, se possibile, di diffondere promozione camuffata da notizie e intrattenimento Informazioni commerciali, posizionamento dei prodotti, programmi per l'infanzia che utilizzano personaggi e giocattoli in concessione, etc.), di creare bisogni, richieste, prodotti e attività dispendiosi, inutili, nocivi o dannosi da un punto di vista ecologico. La pubblicità destinata ai bambini dovrebbe essere sottoposta ad uno speciale controllo.
Articolo 17. Responsabilità.
Gli individui hanno il diritto di ritenere i media responsabili nei confronti del grande pubblico e del rispetto, da parte loro, degli standards stabiliti in questa Carta. A questo scopo i media dovrebbero derinire meccanismi, inclusi organismi di autocontrollo, che sorveglino e rendano conto delle azioni intraprese per raggiungere l'obiettivo di aderenza agli standards.
Articolo 18. Applicazione.
D'accordo con i Firmatari, meccanismi nazionali ed internazionali saranno attivati per pubblicizzare questa Carta; per applicarla nel maggior numero di Paesi possibile e nelle leggi internazionali; sorvegliare e accertare il comportamento dei Paesi e dei media alla luce di questi standards; ricevere lamentele riguardanti violazioni; suggerire adeguate misure correttive; definire procedure per rivedere periodicamente, sviluppare e modificare questa Carta.
PCC, p/a Society for Old and New Media,
Nieuwmarkt 4, 1012 CR Amsterdam, phone: +31 20 5579898, fax: +31 20 5579880 pccmaster@waag.org
NB: This text is a provisional translation. Certainly improvements can be made. Please e-mail your suggestions to the translators: jescom@sjcuria.org
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